" In tempi a noi tanto perversi piuttosto che stampar tòsi xè mejo stampar versi ": lo scriveva il Pittarini un secolo e mezzo fà. Se leggiamo la realtà odierna i tempi non sono poi tanto diversi. Le fòle che ci raccontavano al filò erano anche un mezzo per esorcizzare il presente.Una cosa non mi va giù: qualsiasi cosa si faccia in questo paese trova sempre il suo critico.Perchè non vediamo anche il lato positivo della cosa? Abbiamo un bellissimo teatro: che si cerchi di riempirlo con varie iniziative trovo il fatto estremamente positivo. E altrettanto positivo trovo il fatto che qualche nostro concittadino, giovane o non, tenti di cimentarsi come attore invece di passare il tempo a bere ombre o a criticare. Mi sembra un modo intelligente di mettersi a confronto con se stesso e con le proprie potenzialità e di passare il tempo libero. Se non si supera la politica del dire per passare a quello del fare questo paese non cambierà.