Credo che una ottima risposta la stia dando tu stesso, in particolare nella prima parte dell'ultimo tuo paragrafo.
Forse dimentichiamo un'altra cosa: LA RECIPROCITA' ed ecco che le tue considerazioni diventano in buona patre le mie nel momento stesso in cui le leggo come se le avessi scritte io. Ma, appunto, dobbiamo considerare la reciprocità delle cose e dei punti di vista ed invece, mi sembra che ambedue e sottolineo ambedue, riteniamo di essere nel giusto ed ognuno di noi vede nell'altro "un nemico" (ed ora non venirmi a dire che tu non li vedi i nemici, perchè sarebbe contro -sempre secondo me- il pensiero che ti guida). Ma anche qui apriremmo capitoli infiniti di considerazioni e ciascuno di noi rimarrebbe sulle sue posizioni: quello che penso io, che ho qualche annetto più di te, è che la politica sia molto scaduta, da tutte le parti; i motivi e le ragioni possono essere trovati ovunque.
Ma, una volta, c'erano gli avversari politici (magnapreti o basatoneghe a seconda dei punti di vista) oggi invece ci sono "nemici". E secondo me, questa moda è stata lanciata da una certa parte. Non viene più lasciata la libertà di decretare in qualche modo il flop di un programma (basterebbe infatti non guardarlo e si cancellerebbe da solo) si preferisce magari censurarlo, almeno per un certo tempo.
Per quanto riguarda i sorrisi? CONCORDO pienamente! Ma spiegami perchè viene mandato "in giro" il ghigno beffardo di Ghedini...
Per il visitare il sito del Governo poi... hai presente l'andare all'osteria e chiedere all'oste se il suo vino è buono?
E, che tu lo creda o no, io so sorridere (con tutto il mio cuore sereno e non certo per la smorfia insegnata alle concorrenti di qualche concorso di bellezza) sia davanti al tramonto infuocato e rosso, sia al bellissimo cielo azzurro. E, sorrido anche davanti alla pioggia quando serve... qualche volta un po' meno davanti alla grandine.
E, e concludo, mi piacerebbe che anche dalla vostra parte ci fosse disponibilità ad ascoltare opinioni diverse (ripeto ASCOLTARE) e non tacciarle immediatamente di diavolerie comuniste, generate solo nell'animo perverso di chi ha perso le elezioni