il mattino di Padova — 03 settembre 2010 pagina 27 sezione: PROVINCIA
SAN PIETRO IN GU. L’auto invade la corsia e travolge uno scooter: è il diciottenne che era sul sellino ad avere la peggio, ora è in gravi condizioni. L’incidente si è verificato nella serata di mercoledì a San Pietro in Gu. La dinamica dello scontro è in via di definizione, ma il quadro appare piuttosto chiaro. Michele Zanotto, 18 anni appena compiuti, residente a San Pietro in Gu in via Molinetto, era in sella al suo ciclomotore e stava procedendo per la sua strada, correva lungo via Mazzini dal centro del paese verso la Sr 53 Postumia. Il destino lo stava attendendo poco più avanti, all’altezza della semicurva davanti alla Mondi Packaging. Dalla parte opposta, stava arrivando la Vw Golf condotta dal compaesano Nicola Barco, 28 anni. Erano le 21.40, era diventato buio da poco. L’auto e lo scooter, imboccando contemporaneamente la semicurva, si sono scontrati: il diciottenne, colto alla sprovvista, non è riuscito a evitare l’impatto con la parte anteriore della vettura. Un urto violentissimo: Zanotto è stato caricato sul cofano dell’automobile e, prima di cadere sull’asfalto, ha sbattuto contro il vetro anteriore mandandolo in frantumi. Lo schianto ha destato l’allarme, immediati sono stati i soccorsi: le condizioni del giovane sono apparse subito molto gravi. Sul luogo dell’incidente - avvenuto all’altezza dei cancelli d’accesso alla Mondi, la ex Nova Sac - è arrivata a sirene spiegate una ambulanza del 118 di Cittadella. Il ferito è stato trasferito al pronto soccorso: gli accertamenti dei medici hanno riscontrato un politrauma commotivo con trauma agli arti e ampia frattura esposta alla gamba destra. I sanitari, vista la gravità del quadro clinico, hanno deciso di ricoverare il ragazzo nella divisione di terapia intensiva del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cittadella. La prognosi resta ancora riservata. Illeso il conducente dell’automobile. Per i rilievi di legge sono intervenuti i carabinieri di Carmignano di Brenta, guidati dal maresciallo Angelo Guadagnino: dovranno chiarire le eventuali responsabilità nel frontale. - Silvia Bergamin