Chi abbandona i rifiuti oltre a essere incivile è tre volte "mona"




Iniziativa del Comune di Badia Polesine





Cartelli a Conegliano: «Chi abbandona i rifiuti è tre volte mona»
Dal 1 gennaio sono state sanzionate 79 aziende e 261 cittadini. Provocatoria iniziativa della Savno

CONEGLIANO. Due sanzioni al giorno, 340 dall'inizio dell'anno per oltre 25.000 euro, oltre 650 interventi degli ispettori ambientali. Ora per combattere il fenomeno dell'abbandono incessante di rifiuti Savno si è inventata una provocatoria iniziativa, che verrà attivata a Santa Lucia. «Chi abbandona i rifiuti oltre che ad essere incivile è tre volte “mona”, perché li potrebbe depositare comodamente nel contenitore per la raccolta porta a porta di fronte alla propria abitazione; perché comunque paga la tariffa sui rifiuti e quindi è un ulteriore spreco e perché potrebbe godersi un'esistenza migliore in un ambiente più salutare». Questo il testo dei cartelli che verranno posizionati lungo via delle Mura, la strada che porta al Piave. Lì, i più accaniti ecofurbi i sacchetti di rifiuti li gettano direttamente dal finestrino. Il sindaco di S. Lucia, Fiorenzo Fantinel, ha aderito di buon grado alla nuova iniziativa, perché bisogna «far passare un messaggio di senso civico, di rispetto delle regole, dell'ambiente e della comunità».
L'idea, del cartello, è arrivata direttamente da un'utente che stufa di tanti abbandoni ha scritto a Savno. «La signora ci ha inviato la foto di un cartello affisso in una città della Puglia che recitava «chi abbandona i rifiuti è tre volte c...» chiedendoci di fare altrettanto – afferma il presidente, Riccardo Szumski – abbiamo rielaborato il messaggio dandogli una veste più locale e sostituendo l'epiteto in questione con mona». Dal primo gennaio gli ispettori ambientali hanno sanzionato 79 aziende e 261 privati (di cui 118 stranieri): in 246 casi è stato contestato l'abbandono esterno dei contenitori, in 299 l'errato conferimento di materiale, in 73 l'abbandono fuori dal proprio comune di residenza. Emessi anche circa 100 avvisi agli utenti. Molti i rifiuti “esagerati” scovati: da Valdobbiandene dove elettrodomestici sono stati gettati in una scarpata (2 tonnellate i rifiuti recuperati dopo 2 giorni di lavoro), a Motta di Livenza dove un dentista ha abbandonato rifiuti sanitari : beccato è stato multato con 300 euro.

26 ottobre 2011
(http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/10/26/news/cartelli-savno-tre-volte-mona-1.1622723)


CHI ABBANDONA I RIFIUTI E’.. 3 VOLTE “MONA”!
Attivata a Santa Lucia di Piave [NdR ma Zaia non risiede in questo comune??] la nuova provocatoria iniziativa di Savno volta a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti
 
Nel territorio a gestione Savno persistono i fenomeni di abbandono e gli abusi da parte di alcuni vandali dei rifiuti. Gli episodi sono sotto gli occhi di tutti e in alcuni casi sono divenuti davvero insostenibili.
Chi abbandona i rifiuti, infatti, commette non solo un atto illegale e incivile ma danneggia gli altri: oltre a rendere l’ambiente meno salutare i vandali impongono alla collettività l’esborso di consistenti somme necessarie alla rimozione e alla pulizia delle aree e delle piazzole imbrattate.
Per questo, nonostante prevenzione rimanga comunque la parola d'ordine di Savno attraverso l’impegno continuo nell’informare i cittadini (progetti per la scuola, eco calendario, giornalino SavnoInforma, sito internet, serate informative, forum, ecc),  la società ha deciso di attivare un’iniziativa del tutto singolare per contrastare in modo forte e deciso gli eco-reati.
“L’idea ce l’ha suggerita un’utente che, esasperata per gli abbandoni vicino a casa, ci ha inviato la foto di un cartello affisso in una città della Puglia che recitava “chi abbandona i rifiuti è tre volte co...” chiedendoci di fare altrettanto.  Ci è sembrata immediatamente una formula efficace e diretta e, democraticamente, ne abbiamo discusso a lungo in azienda” ha spiegato il presidente di Savno Riccardo Szumski.
“Abbiamo voluto coinvolgere tutti i dipendenti nella discussione poiché si trattava di un messaggio decisamente forte. La discussione è stata lunga e animata, ma sin da subito la quasi totalità delle persone ha condiviso e appoggiato l’iniziativa. Abbiamo quindi deciso di andare avanti rielaborando il messaggio e dandogli una veste più “locale”  sostituendo l’epiteto “coglione” con “3 volte “mona”, a nostro parere altrettanto efficace e diretto. Abbiamo infine adattato i contenuti al nostro sistema di raccolta e tariffazione”.
I singolari cartelli verranno in un primo momento affissi a Santa Lucia di Piave, cittadina che si è resa disponibile quale area test dell’iniziativa, per poi essere appesi, qualora le Amministrazioni lo richiedano, anche in altri Comuni.
“Vogliamo che se ne parli, che la gente diventi ancor più severa nei confronti dei trasgressori che dovranno sentirsi in grave difetto nei confronti dei propri concittadini” ha detto il presidente di Savno. “Ogni giorno attraverso i form e gli eco sportelli ci arrivano diverse segnalazioni da parte degli utenti. Molti ci chiedono di rendere noti i nomi dei vandali, altri di aumentare le sanzioni, altri ancora ci segnalano in modo preciso e puntuale l’indirizzo di alcuni “furbetti”. Abbiamo pertanto ragione di credere che il cartello sarà apprezzato e approvato dalla gente che non ne può più di vedere vanificati i propri sforzi di differenziazione e corretto conferimento dei rifiuti”.
“Il cartello servirà a scuotere le coscienze ma non basterà. Continueremo a fronteggiare il fenomeno degli abbandoni anche attraverso il servizio di vigilanza e controllo: per avere il successo sperato dobbiamo agire su più fronti” ha aggiunto Szumski.
Ed effettivamente a contrastare il fenomeno ci sono, negli ultimi anni, anche gli ispettori ambientali di CIT e Savno che lavorano ogni giorno in stretta collaborazione con la polizia locale e gli addetti alla raccolta.
Dal 1 gennaio 2011 ad oggi gli ispettori hanno effettuato oltre 650 interventi sul territorio, emettendo 340 sanzioni: circa 2 sanzioni al giorno per un totale di oltre 25.000 euro.
Ciascuna sanzione ha compreso 1 o più contestazioni:
-       in 246 sanzioni è stato contestato l’articolo 54  1 lett. n (abbandono all’esterno dei contenitori) corrisponde al 75% delle sanzioni emesse. 
-       in 299 sanzioni è stato contestato l’articolo 54  1 lett. h (errato conferimento di materiale) corrisponde al  90% delle sanzioni emesse.
-       73 sanzioni sono state fatte a utenti che abbandonavano rifiuti fuori dal proprio Comune di residenza (art. 54 comma 1 lettera t "fuori Comune")
 
Le sanzioni sono state emesse a 79 aziende e 261 privati, di cui 118 sono stranieri. Sono stati infine emessi circa 100 avvisi agli utenti.
 
Ma quali sono le ragioni che spingono alcune persone ad abbandonare i rifiuti?
Dalle analisi dei dati fino a qualche anno fa si registravano diversi abbandoni di rifiuto secco, e il fenomeno poteva essere letto come tentativo di sottrarsi all’esposizione del bidone per evitare la lettura degli svuotamenti allo scopo di non pagare la fattura. Ma, grazie all’introduzione degli svuotamenti minimi e ai controlli periodici delle banche dati, oggi il fenomeno è stato fortemente contrastato.
Se non è secco che cosa si abbandona dunque?
Negli ultimi tempi purtroppo si registrano diversi abbandoni di riciclabili, sacchi di verde, ingombranti e RAEE, materiali conferibili gratuitamente in tutti degli ecocentri del territorio e per i quali esiste addirittura, in alcuni Comuni, la raccolta a domicilio su chiamata. In altri casi vengono abbandonati rifiuti pericolosi come amianto o sanitari, per i quali sarebbe sufficiente la stipula di un’apposita convenzione.
Gli abbandoni di nuova generazione vanno pertanto letti come segno di totale disinteresse e mancanza di rispetto nei confronti della collettività.
Basti infatti pensare che il costo della rimozione e della pulizia dei luoghi trasformatasi in discarica non è per nulla irrilevante: a Conegliano, per esempio, la raccolta dei rifiuti abbandonati pesa sulla collettività per circa 60.000 euro l’anno, mentre a Vittorio Veneto per circa 20.000 (questo importo non contempla i costi che il Comune stesso affronta direttamente attraverso il lavoro dei propri operatori)!!

(http://www.savnoservizi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=439%3Achi-abbandona-i-rifiuti-e-3-volte-mona&catid=18%3Anotizie-e-comunicati-stampa&Itemid=478&lang=it)